Una Chance

Cara Daniela, cari  Giorgio e Alessandro                                                              2004

                                                                                                        

…vi scrivo questa lettera per dimostrarvi sempre se ce ne fosse bisogno, quanto vi voglia bene

La notte del 12 dicembre è stata la notte più lunga della mia vita, non per l’attesa di S. Lucia o per via del solstizio, ma perché ho riflettuto e sofferto a lungo sulla tua frase Daniela: “Papi non voglio più vederti “*   …mi si è fermato il cuore. Frase detta davanti alla dottoressa dell’Asl durnate gli allora assurdi “incontro protetti” . La stessa figlia appena fuori dalla biblioteca(sede incontri) mi si avvicinò e mi disse Papi non è vero quello che ho detto prima in verità mi manchi tanto….ma benedetta… Stai tranquilla non ti spacco la testa, nemmeno ti prendo per il collo, come mi consiglia di fare tua zia, anzi al contrario ti ringrazio per il coraggio di aver espresso il tuo pensiero, così tanto controverso. Se un figlio afferma un frase così pesante vuol dire che un genitore deve fare mea culpa, non voglio  difenderti per assoggettarti, anzi lo sai bene come la penso: non compro mai una persona;  ma sarei un incosciente se non riflettessi su una dichiarazione così estrema.

Certo avrei preferito che tu me la dicessi prima, visto che affermi che è da tre anni che senti questa necessità  Chissà quale macigno ha potuto essere per te in tutto questo tempo. Penso però che tu non l’abbia mai espressa , non per paura della mia reazione (sai che adora la lealtà e la franchezza) ma perché forse tu stessa non ne eri convinta, lo dimostra il fatto che poco dopo ti eri già ricreduta

Comunque grazie Daniela, grazie di cuore per la chiarezza

Mi dispiace se a volte vi ho fatto soffrire, ma credetemi se l‘ho fatto è stato solo per sbaglio, sempre comunque in buona fede o per eccesso d’amore, mai comunque di proposito

Errori ne ho fatti eccome ne ho fatti, del resto non è facile trovarsi sbattuti fuori casa, alla mia età ricominciare da zero, dichiarati nulli legalmente, e privati del bene più prezioso per un genitore: i propri  figli. Nulla e peggio del nulla. L’importante ora è aver almeno una chance.

Come il protagonista di un famoso libro anch’io mi sono trovato per strada sfrattato di tutto.

Mentre riflette l’accaduto nota dei bambini giocare su di una campo inclinato: i ragazzi più piccoli giocano in discesa: ecco loro hanno avuto  una chance. E’ quella che vi chiedo anch’io per poter rimettermi in gioco, magari  per poter ritagliare un piccolo spazio nella tua agenda del cuore Daniela, colorata con tanto affetto da tanti amici. Nessun rammarico dunque, nessun rancore, iniziamo da questa lettera  a costruire qualcosa di grande. Il tempo è tiranno trascorre veloce, in un amen siete cresciuti, siete già  mi arrivate al cuore. Quando sarete ancora più “grandi” capirete che anche gli adulti  intelligenti  a volte sbagliano… immaginate io. Tengo comunque a dirvi che un  genitore non è un meccano un pezzo da ricambio da sostituire quando non ci garba più o non risponde più ai nostri comodi o comandi. Un padre può essere angosciato o infermo  e allora lo si cambia lo si mette da parte non lo si vuole più, a tanto siamo arrivati? Come fosse un mobilio scomodo, non necessario che ingombra o toglie la luce?

Logico che voi non avete colpa, la colpa è di chiunque educa all’odio e alla divisione. Una famiglia una comunità non si sceglie a misura ma si costruisce insieme nella cattiva e buona sorte

Amare le persone non per come le vorremmo, ma per come sono. Questo non vuol dire essere accondiscendenti al contrario aiutarci a crescere e migliorarsi vicendevolmente. Essere genitori non è un mestiere nemmeno un dovere è una libera scelta, così come essere sposi. Voler bene a volte comporta anche rischiare, la persona amata potrà tramutarsi in un essere speciale rospo o  principe  molto dipenderà dai nostri… baci. Un sacramento è un patto dove ognuno da per ricevere,con me qualcuno ha preteso tutto per darmi“nulla”. Genitore non è colui che ti porta in grembo ma colui che ti cresce,il cuore e il cervello non hanno sesso. Cari figli voi non siete una nostra proprietà, ma persone  autonome  indipendenti questo non significa condividere ogni vostro desiderio o capriccio, chi vi vuole bene sa dire spesso la parola..  no. Educare i figli alla libertà, spezzare la catena della schiavitù degli affetti è difficile si corre il rischio di essere sottovalutati e ripudiati poi. Ma c’è il pericolo di un’altra schiavitù:  quella dei rimpianti. Le ferite sembrano chiuse le cicatrici si vedono appena, ma basta un niente per farle dischiudere come le ossa rotte quando cambia il tempo e si diviene prigionieri dei rimorsi delle omissioni della memoria. Potervi vedere solo in un regime protetto non è…. il Massimo. Purtroppo vince sempre il più prepotente il meno generoso,ma solo… in apparenza. Mi ha reso felice la difesa ad oltranza che avete fatto nei riguardi della mamma ma credetemi nella vita, bisogna anche avere il coraggio di stare con i più deboli, tifare per i perdenti

Lei ha avvocati collaboratori psicologi assistenti che la tutelano, io ho solo voi ma non è poco

Nemmeno immaginate quanto forza e audacia mi date, non si ottiene niente se non si ha coraggio

Dare un calcio alla viltà, imparare ad essere dolci coi deboli feroce con i prepotenti

Battersi è molto più  bello che  vincere, come viaggiare è molto più bello che arrivare, non conta il risultato ma il partecipare e farlo con onestà e lealtà altrimenti non vi è scopo e la vita non“diverte” più. Non scoraggiarsi davanti alle fatiche e alle sconfitte perché alla lunga vince sempre il più forte e cioè chi veramente ..ama…Dunque cara Daniela, cari  Giorgio e Alessandro sappiate che continuerò a voler bene a vostra madre se non fosse altro, che ci accomuna il fatto di essere vostri genitori., il che non è poco. Ho trascorso insieme a lei i giorni più belli della mia vita

Questo non significa che non sia libera di fare quello che vuole magari chissà di…. riaprimi la porta

Le auguro comunque tanta serenità come a voi del resto lo meritate. Amore è un stagione che sboccia di fiori nel nascere, e ha un mucchio di foglie putride nel suo morire possiede comunque sempre un seme che può germogliare nel caldo tepore di un attenzione. Vi consoli il fatto che nessuno è perfetto tutti hanno i loro grattacapi La vita è  bella ma anche delicata. Voglio che sappiate comunque che in qualsiasi momento io vi sarò ”vicino”, pronto ad ascoltarvi. Vi raccomando di usare la vostra testa, non essere arroganti, non si è mai imparato a sufficienza così come le persone non si conoscono mai abbastanza. Tu stessa Daniela leggendo  la mia biografia non sapevi  tante cose di tuo padre eppure abbiamo vissuto parecchi anni insieme. Mentre invece mi conoscevi leggendo frasi estrapolate da un memoriale  e te ne facevi gioco forza per combattere chi nemmeno osava pensare alla guerra. Persone cattive ti hanno fatto leggere solo spezzoni dei miei scritti. Nemmeno sapevi che sulla stesso opuscolo vi sono documenti che certificano il tuo essere stata insignita più volte al premio bontà E non per raccomandazione ma per…. Merito. Anche leggendo tutte le mie mille pagine non potreste mai comprendere i  “silenzi” di un genitore. Meglio conoscerci personalmente non  vi pare? Ora e non in un domani vago ed incerto. Dicono il domani è pieno di opportunità è vero ma voi siete ragazzi  oggi non uomini o figli(?) domani. Uno scrittore famoso disse ognuno ha la vita che si merita. Come dire che un povero merita di essere tale o un bambino in carrozzina merita lo stesso. Era un uomo stupido benché fosse intelligente. Il filo che divide l’intelligenza alla stupidità è talmente fine che quando si  rompe si fondano insieme Così il filo che divide l’amore e l’odio la morte e la vita. Omero era cieco Leopardi gobbo eppure senza di loro l’umanità sarebbe più povera, Un campione olimpionico  dubito valga come loro. Ale e Giorgio siete in carrozzina eppure senza di voi io più che un gabbiano mi sento un misero pollo. In parte è vero la vita ha un senso a seconda del contenuto che le diamo .Io volevo che la vita avesse uno scopo, che valesse la “pena”  di essere navigata, penso  che in questo sia stato accontentato. Ora desidero tornare al più presto accanto a voi ….veri rompiballe… mi mancate. Alla mia età ricevere Pinocchio come regalo non è il Massimo tanto più che sono bisognoso di tutto ma vi confesso che la lezione mi è servita del resto un dono è un dono e va accettato per quello che è. Perfino mi mancano parecchio i regali della Genia ogni anno sempre lo stesso brandy anche se sapeva che eravamo astemi,ne avevamo una credenza piena Grande è il rammarico per il vostro rifiuto di una offerta per Evance vostro fratello adottivo, spero vi resti di lezione l’esempio della nonna. Tutti quei quaderni colorati per loro è come ricevere un game boy. Sempre la nonna Carla* senza tante parole si è dimostra una persona eccellente ti ricordi Ale all’ultimo dell’anno vi ho incontrato per strada  e con una scusa la nonna ci lasciò soli questa è autentica terapia eppure non ha studiato a Oxford  

* sicuro che con questo gesto si è guadagnata la vita eterna, se lo viene a sapere vostra madre la denuncia

Giorgio con te mi piacerebbe realizzare un sogno: anche se separati legalmente ci può unire l’amore comune che abbiamo per lo sport Vorrei allenare un squadra di calcio di ragazzini Modestia a parte mi ritengo un buon preparatore atletico, ma non comprendo niente di schemi tecniche  e formazioni  varie. Tu potresti darmi una mano in merito. Hai carta bianca l’unica cosa che ti raccomando e di puntare sull’amalgama sul gruppo di non pensare al risultato quello poi arriva da solo

E tu Ale ci sei ancora? Mi stai ascoltando? Su con quella testa, dentro quel petto, fuori quelle palle dimostriamo a tutti  questi mongoloidi quello che sappiamo.. essere Non c’è persona che non abbia un segreto importante tutto suo, noi quel segreto lo condividiamo in due per questo ha ancora più valenza. Se per ragioni diverse siamo limitati nel nostro agire o volere possiamo sempre lustrare le nostre ali ale e… volare un battito di ali come quello della farfalla che irradia una reazione a catena e ci rende tutti più buoni. Quest’anno è l’anno internazionale dei diversabili in verità lo siamo tutti nessuno è perfetto forse nemmeno dio visto che ha creato l’uomo, aiutiamolo iniziando a sradicare il male peggiore:   l’odio e l’indifferenza

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