24 TAPPA GRAJVORON VIAGGIO 2008
24 TAPPA GRAJVORON VIAGGIO 2008
MAPPA =
PERCORSO =
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TRANSITO LUNGO =
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FOTO DEL GIORNO =
FOTO GALLERY =
1. 24^ Tappa : Sumy Grajvoron
2. Durante la notte c’è stato un vero nubifragio, al mattino presto la trovo mia bici infangata(solo parzialmente coperta)
3. La “nebbia” invece non è dovuta al meteo ma a questa fabbrica in periferia di Sumy
4. Gli operai hanno da poco terminato il turno notturno e si stupisco nel vedermi pedalare al freddo
5…pure io che mi stupisco, nel notare come possano resistere a lavorare con certe esalazioni
6. Piccola chiesa di Villaggio
7. Faccio 1 foto ad un gentile signora
8… e Lei con qualche difficoltà nel “scoprire” lo schermo ..contraccambia
9. Una tappa quella odierna,, che si rivelerà veramente dura dura dura sotto ogni aspetto. Specie quello psicologico dopo l’aver sbagliato strada
10. sono impantanato e infreddolito e le strade sono….pessime x usare un eufemismo
11. Pedalo in luoghi isolati
12. poche case, con rara possibilità di ristoro
13. Solo le insegne sono…immense…
14…immense come la terra coltivata dell’altipiano
15. Per fortuna c’è poco traffico, ma questo significa anche poca possibilità x chiedere informazioni sul tragitto
16. inoltre c’c’ un forte vento contrario ed il tempo minaccia pioggia
17…un tempo da lupi anzi da.. oche..
18. …si vedono più oche che persone
19. Contadina
20. Paesaggio bucolico
21….non tutte la casette però sono tenute così bene
22….in questo villaggio hanno pure il campo di calcio
23. dopo altri km di orrenda strada arrivo alla deviazione x la frontiera russa
24.Krasnopil’la,credetemi c’è scritto così ..x fortuna ho fatto un corso accelerato x imparare almeno a leggere il cirillico altrimenti…
25..sarei ancora oggi, fermo al 1°rondò Ucraino. Qui mi dicono che la strada x al Russia c’è (25km c.a) ma non sanno se c’è la frontiera
26.Onore ai caduti i soldati morti non hanno bandiera. Mai. ed esigono e meritano rispetto
27. Un gruppo di simpatici locali mi spiega la strada..ma non sanno se nella direzione presa, ci sia la frontiera(?)
28… a questo punto non mi resta che ..”tentare” e.. continuare
29. Le strade sono sempre più brutte ed il vento mi percuote.. penso + = se non altro porta via le nuvole di pioggia
30. Osservo la fertile terra e penso ad Hitler che invase la Russai perchè voleva la loro terra e non solo nel senso politico ma.. fisico
31.. pretese che portassero in Austria ogni 1°.mq della feconda terra del Don…forse voleva darla in dono a Eva Braun x i suoi fiori
32….dopo diversi km finalmente una segnaletica… e poco dopo …il confine …ma sigh!!!
33. I…i militari dispiaciuti, mi dicono che la loro postazione è una semplice frontiera e nn dogana x questo nn mi possono far entrare
34…sorrido.. fingo..di prenderla bene… che fare altrimenti???x intanto tornare indietro, questo è poco ma sicuro
35. 25 + 25 km in + come se la tappa non fosse già dura…ci vuole un forte equilibrio psicologico (ke nn sapevo d’avere) x non cadere nello sconforto
rettilinei interminabili
36.Torno a Krasnopil’la. In periferia vedo un palazzo ke sembra la Barcaccia di Bergamo di alcuni decenni fa, ora al suo posto c’è il Cristal Palace
37….una serie di laghetti si susseguono
38. il sole fa capolino e subito….picchia
39…mentre il forte vento ( notare le increspature delle onde) spazza via le ultime nubi
40. x fortuna ..ricomincio a vedere gente
41…anche se “distante”…. conforta vedere almeno ogni tanto qualche persona
42. …mi fanno compagnia diversi pali della luce
43….alcuni divelti.. presumo dal forte vento
44.. seguo la direzione x Charkiv…per poi deviare per Grajvoron ed entrare spero finalmente in Russia
45. Velyka Pysarivka e da qui verso la frontiera di Grajvoron dove incontrerò pure un reduce che mi vuole incontrare (?)(?)
46. Gentilissimi i militari della dogana … non senza difficoltà e chiamando l’Italia x tradurre alcune parole, riesco ad entrare in Russia
47. percorro i primi km russi su ottime strade pulite.. qui mi ri-ferma il parente del reduce e mi dà il recapito del suo hotel x l’indomani
48.Mi fissa un incontro a Belgorod ..intanto xò devo trovare da dormire oggi…e nn sarà x niente facile. Lo troverò qui in questa specie di Ostello
49.Solo dopo suppliche e diverse loro telefonate(?) mi confermano l’alloggio.Nel villaggio noto una scolaresca in gita, uniti ed in fila ordinata(?)
50. La cicalata
Nemeno il tempo x docciarmi (con acqua fredda) che ricevo una telefonata da mia sorella. Mi dice che da loro diluvia e che il tempo continua ad essere orrendo e si meraviglia che io invece al contrario continuo a pedalare senza problemi meteorologici Ne approfitto e chiedo del perchè nn mi ha fatto la ricarica promessa.. si scusa e mi dice che la farà all’indomani….ed intanto m’inonda dia altri superflui e banali sms
In verità ormai un poco prevenuto nei confronti della parente, visto l’avvicinarsi della frontiera russa e la potenziale necessità di chiamare l’Italia per un’eventuale traduzione, avevo chiesto anche a Fausta una mia paesana di farmi una ricarica telefonica…almeno Lei me la farà ma solo Sigh!!!3 gironi dopo Mi sarà comunque fondamentale x’ la ricarica della sorella non mi arriverà mai; la stessa dopo l’ennesimo mio sms di sollecito richiamandomi ( intanto il credito ridiminuiva) si giustificava dicendomi che Lei lo aveva detto al fratello che lo aveva incaricato ial figlio che a sua volta aveva incaricato la sua morosa…
Avevo chiesto il favore della ricarica alla barista Alid che pensavo “amica” del bar BoPo di Ponteranica solo che me la fece di 5 euro dicendomi (al mio ritorno) che siccome era sicura che non mi sarebbe arrivata evitava così di farmi buttare via i soldi …è proprio vero i veri amici si vedono nel bisogno. Tramite mail richiesi una ricarica perfino al mio legale della separazione ma pure la sua ricarica mi pervenne solo alla prima tappa Finlandese.. ormai fuori dalla Russia.
Non è il massimo credetemi essere in un paese straniero, senza avere la possibilità di comunicare in caso di bisogno.( x es. mi serviva anche solo x comunicare urgentemente con il mio ciclista x un particolare problema alla bici )
Nelle poste russe solitamente si potevano trovare telefoni pubblici ( anche se spesso erano gusti o era priva del segnale) che avevano comunque una specie di prefisso o logo (sulla tastiera) da usare x prendere la linea che cambiava da città a città e non era x niente facile capirne il funzionamento
Morale della favola sono transitato x tutto il percorso della Russia senza poter ne ricevere ne trasmettere sms e questo non è il massimo credetemi
49.
50.