35 TAPPA TVER VIAGGIO 2008

35 TAPPA   TVER VIAGGIO 2008

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1. 35^ Tappa : Mosca Kinsky-Tver

 

2. Mappa in allestimento

 

3. Appena fuori città trovo l’indicazione della distanza km della meta odierna Tver la città sul Volga 

 

4. percorro la tangenziale M10 un bijou a confronto con la m4 ma comunque !!!pazzesca

 

5. la tangenziale taglia x metà  interi villaggi e la gente s x attraversarla rischia ogni volta la vita

 

6. Pericolosi gli incroci senza valida segnaletica..dopo 2 h di pedalata x ben 3volte già mi hanno tagliato la strada svoltando alla mia dx

 

7. Solnecnogorsk.Un auto mi taglia la strada.Metto ilpiede x terra x frenare prima, tagliandomi il polpaccio con il pedale e devo cadere x nn esser investito

 

8…se ne va senza fermarsi…poco dopo un camion mi chiude contro la transenna che devo saltare x nn esserne schiacciato.. e se ne va

 

9..ma poco dopo si blocca x 1ingorgo del traffico…mi sembra+ke giusto fotografare e mettere in 1°piano questi disonesti e loschi personaggi

 

10.X fortuna nn tutti sono dei criminali..questi imbecilli sono delle eccezioni la > parte della gente è ospitale-X es.questo ragazzo mi olia la bici

 

11. infatti…poco prima di Klin un ragazzo che taglia l’erba mi presta volentieri i suoi  attrezzi x sistemare un poco la mia bici

 

12. Bello il villaggio con le tradizionali casette ma la strada le relega a …spartitraffico

 

13. La solita insegna dipartimentale ke con l’antenna del ripetitore l’immondezza a cielo aperto segnala già da lontano un centro abitato

 

14. Klin qui c’è addirittura un Mecdonnald’s.. e non ho vergogna a dirlo in terra straniera in certi contesti è sempre + che ben gradito

 

15. La foto sembra una  cartolina… un po’ meno la chiesa chiusa, diroccata e pericolante 

 

16…cadente come diverse case sul ciglio della strada.. in numero maggiore se ne vedono sempre più abbandonate

 

17. Da notare che l a maggior parte dei tetti sono  di eternit = nocivo ed altamente cancerogeno 

 

18….se con un si valuta anche il rumore e l’inquinamento del traffico.. immaginate un poco qual’è risultato  

 

19…nulla toglie comunque  alla bellezza di certi luoghi

 

20…ormai a ridosso del Volga ..e me ne accorgo dal forte vento che mi fa abbassare drasticamente la media

 

21. Diversi viadotti cavalcano il grande fiume che qui si fa lago

 

22….sul ponte un camioncino, addirittura perde parte del carico

 

23. Sono pesanti e voluminose taniche di plastica. Aiuto l’autista a ricaricarle e”tento”almeno di consigliargli di legarle la prossima volta.

 

24. La mia ronzinante sul Volga

 

25. Quanti fiumi a …”sorvolato”la mia bici.. il Bondaglio..La Quisa…il  Brembo Serio Adige In Danubio Dnepr Don Volga ecc.ecc..

 

26. Mi…raggio

 

27. Vicino al fiume ci sono altre belle casette in legno ma sempre con il tetto in eternit

 

28. c’è perfino una strada laterale che collega longitudinalmente il piccolo villaggio

 

29. ma x raggiungere l’altra meta o metà del villaggio c’è solo un assurdo e pericoloso passaggio

 

30. La strada (M10) x lunghi tratti è bella.. ma è percorsa da troppo traffico pesante del resto è l’unico collegamento tra Mosca e S.Pietroburgo

 

31.Le foto possono ingannare, a volte la strada infatti sembra isolata, ma in realtà sono io che aspetto a scattare la foto quando nn passa il traffico   

 

32. Lungo questo tragitto ci sono pochissime dispense (magazin) o autogrill

 

33..in compenso si possono trovare case private che s’improvvisano locali-bar facendoti accomodandoti nel loro salotto 

 

34. Tver…nemmeno il tempo di godermi il finale di tappa

 

35. che all’improvviso un bus  mi taglia la strada e accelera via 

 

36. ma con uno scatto lo raggiungo poco dopo al semaforo guardo negli occhi l’autista e senza dire niente fotografo x palesare i disonesti

 

37. Il mio hotel Volga..di fronte xò ho il suo confluente T’ma. L’alloggio me l’ha consigliato la giovane direttrice di 1hotel 4  

 

38. mi dice nn si preoccupi del suo inglese si fa capire benissimo e nn si scusi del suo luck Lei è una persona di tutto rispetto e d’ammirare..

 

39..Lei è un vero“Vip”nn è da tutti affrontare un viaggio come il suo…grazie ke dire di più..solitamente dico nel presentarmi.. I’m sorry for my luck 

 

 

 

 

 

In verità il problema della lingua c’è eccome….c’è…x assurdo può…anche capitare (dubito fortemente) che io mi esprima pure bene sia in inglese che nella lingua locale , ma il mio interlocutore non comprenda ne una ne l’altra…infatti

 

A Tver con un impresa immane riesco

 

1° a spedire a casa alcuni cd foto …

 

2° trovare un telefono pubblico e quel che più conta … capirne il funzionamento (non è facile credetemi, ogni città ed ogni apparecchio al suo…. “codice …segreto”  .

 

a. Telefono alla sorella dato che aspetto, una sua ricarica telefonica dall’inizio della Russia

 

b. Telefono ai figli senza che la ex coniuge intralci più di tanto la conversazione

 

c. Telefono al mio ciclista x importanti consulti meccanici

 

3° Trovo un internet point x spedire mail, foto e commenti  :

 

a.al Caporedat.Vellesini dell’EcodiBergamo che desiderava essere aggiornato del mio viaggio(?) ke al mio ritorno negherà l’intervista e pubblicherà1articoletto,cn 1foto di Marrakech(viaggio 87

 

b. Al mio curato don Davide

 

ke al mio ritorno mi dirà che nn ha mai letto niente  e nemmeno mi ha ritirato i Cd foto   

 

c.Al mio Presidente(Alpini Petosino)Taramelli x riferire della consegna del ns Vessillo a Rossox ke al mio ritorno in 20gg di Festa Alpina locale ,nn spenderà mezza parola del mio viaggio

 

4° prendere perfino il bus di linea .

 

Ormai avevo imparato, a prendere i minibus, pur di evitare di far lunghe camminate nel vistare le città. A volte nemmeno c’era bisogno di parlare… salivo sul bus aprivo la mano ricolma di moneta ed in fiducia, lascivo prelevare all’autista il suo dovuto. Qui Tver però noto che sull’autobus un anziana signora fa da bigliettaio…una volta seduto mi si avvicina la stessa controllore. Le faccio capire che ho già pagato, ma benché annuisca, continua a farmi dei gesti in direzione della mia tuta ..mostrandomi nel contempo la sua.. Le dico si è bella ma non è la stessa marca…ma non contenta del mio commento continua a gesticolare facendomi ben capire che la vuole cambiare con la mia (?)(?) Nel frattempo  me la tira pure.. (..boh assurdo.. forse x capirne meglio la consistenza, penso io)  Le dico che non assolutamente possibile scambiarla con la sua visto anche la diversità di taglia, e nemmeno posso donargliela x’ è l’unico indumento che  possiedo x il viaggio..ma non c’è verso di persuaderla anzi.. sempre più decisa quasi seccata mi strattona la tuta e questa volta prima ancora che io aprissi bocca mi mostra dietro il sedile la dicitura POSTO RISERVATO AL CONTROLLORE

Invece di sentirmi a disagio, guardando gli altri passeggerei, improvvisati e divertiti spettatori, ci siamo messi a ridere tutti… che fare altrimenti Izvinitye pajalsta Y’m sorry pardon  ecc.ecc

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